Una sconfitta cha fa male. Con Frazier a mezzo servizio per l’influenza, la Tezenis si lascia sfuggire  nel finale una gara che ha condotto a lungo. Peccato veramente, perchè l’occasione era davvero ghiotta. Due bombe di Benevelli nel finale hanno steso la squadra di Dalmonte, che aveva chiuso in vantaggio i primi tre quarti di gara, capace di porre un massimo margine di +11. Film purtroppo già visto e rivisto durante la gestione Frates e che sembra non finire. Sono riemersi vecchi fantasmi in una squadra dal rendimento altalenante e incapace di dare contuinità alle proprie prestazioni. Un successo avrebbe fatto fare un bel balzo in classifica alla Scaligera, che invece rimane ora ancorata in zona a rischio a quota 12 al giro di boa.

Questa l’analisi di Dalmonte a fine gara: «È evidente che la squadra ha avuto il senso della partita per tre quarti veri, anche se le 14 palle perse dei secondi 20 minuti a fronte delle 5 dei primi 20 sono un segnale secondo cui non abbiamo saputo sufficientemente reagire all’aggressività della difesa di Jesi. Tanto che i possessi che hanno girato la gara in modo definitivo sono figli di due palle perse in modo gratuito che ci hanno ucciso e che dalla partita ci hanno allontanato. Perché sono stati due possessi che con una scelta semplice avremmo potuto tranquillamente evitare. Invece abbiamo subito l’aggressività di Jesi, non ci siamo fidati delle sponde e perso due palloni in cui ci siamo autocondannati. Merito comunque a Jesi che non ha mai mollato la presa. La partita è figlia di un braccio di ferro in cui anche noi abbiamo cercato di essere aggressivi subendo però l’impossibile nel primo tempo ai rimbalzi in attacco, 10 che ci sono costati 12 punti. Una percentuale molto alta a fronte dei 40 punti subiti. Abbiamo concesso qualcosa di semplice ed evitabile nel momento in cui c’era da stringere la partita, nel punto a punto, in cui però due episodi uniti ad altrettanti atteggiamenti superficiali contro Benevelli la partita l’hanno invece chiusa. Penso a due palle perse, ad una terza in campo aperto e all’aver lasciato senza motivo due tiri coi piedi a terra a Benevelli di cui conoscevamo la capacità, soprattutto in casa, di girare le partite. Le rotazioni ridotte? Non voglio alibi, altrimenti non faremmo un’analisi seria degli errori. Le scusanti le lasciamo a chi la racconta bene, ma io non sono fra quelli, e a chi pensa di nascondersi dietro a un dito. La nostra mancata reazione una volta andati sotto? Certo, dopo le triple di Benevelli di tempo ce n’era ma quegli episodi, ripeto, ci hanno ucciso. Jesi è andata avanti, noi abbiamo risposto con la tripla di Boscagin ma subito dopo abbiamo subito un altro canestro senza contestare niente. A quel punto diventa complicato andare nell’altra metà campo dopo aver concesso punti così facilmente. Da questo punto di vista dobbiamo fare, a maggior ragione fuori casa, un salto mentale necessario. Se mi chiedete se sia possibile riuscirci non ho una risposta. Bisogna solo allenarsi tutti i giorni sotto stress e con la fatica, anche se ci sono alcune cose che si possono allenare ed altre che invece si possono allenare molto meno. Io personalmente però non mollo. Quindi andiamo avanti».

 

TABELLINO:

AURORA BASKET JESI – TEZENIS VERONA – (20-26; 40-45; 58-60; 80-75)

JESI: Alessandri 13 (4/5 da 2, 1/4 da 3, 2/3 ai liberi), Mentonelli NE, Battisti 3 (1/1 da 3), Scali NE, Maganza 6 (3/7 da 2,0/1 ai liberi), Moretti, Janelidze 5 (1/2 da 2, ¼ da 3), Bowers 11 (1/5 da 2, 2/5 da 3, 3/6 ai lberi), Vita Sadi NE, Davis 21 (2/7 da 2, 4/10 da 3, 5/6 ai liberi), Benevelli 21 (5/9 da 2, 2/6 da 3, 5/5 ai liberi), Picarelli NE. Head Coach: Damiano CAGNAZZO

VERONA: Di Liegro 16 (6/9 da 2, 4/6 ai liberi), Basile, Robinson 10 (5/10 da 2, 0/3 da 3, 0/1 ai liberi), Portannese 13 (3/4 da 2, 2/4 da 3, 1/2 ai liberi), Guglielmi NE, Boscagin 17 (1/2 da 2, 3/4 da 3, 6/6 ai liberi), Pini (0/4 da 2), Frazier 2 (1/2 da 2, 0/3 da 3), Rovatti (0/1 da 3), Brkic 17 (3/3 da 2, 2/3 da 3, 5/5 ai liberi), Totè (0/3 da 3) Head Coach: Luca DALMONTE

PARZIALI: 20-26; 20-19; 18-15; 22-15

ARBITRI: Sig. Jacopo PAZZAGLIA di Cattolica, Sig. Angelo CAFORIO di Brindisi, Sig. Marco RUDELLAT di Nuoro

SHARE
precedenteLa cura Grbic funziona. Il 3-0 a Monza vale il quinto posto
successivoL’anno che verrà di Elia Viviani: ” la Sanremo e la maglia rosa i miei primi obiettivi”
Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

NO COMMENTS