Voleva una reazione Rolando Maran: i suoi ragazzi non solo lo hanno accontentato, ma se in pieno recupero un carpiato di Bernadeschi in stile Tania Cagnotto non fosse stato premiato con tanta generosità dal fischietto di Celi, chissà come sarebbe finita. Il Chievo esce dalla Coppa Italia a testa alta e altrettanta rabbia. Peccato, perché la squadra non solo ha reagito, ma ha davvero ben impressionato tenendo a lungo in scacco un’opaca Fiorentina. Rimane la soddisfazione di aver visto un Chievo in palla, reattivo, e compatto com’è nelle sue corde. Buon segnale in vista della trasferta di sabato sera a San Siro contro l’inter.

Nel primo tempo la Fiorentina tiene il bandolo ma sono i gialloblù della diga ad avere due colossali occasioni, sprecate prima da Floro Flores e successivamente da Inglese. Poi Radovanovic rimedia il secondo giallo e va anzitempo negli spogliatoi. La Fiorentina si fa più incisiva e nel finale Bernardeschi centra in pieno l’incrocio dei pali.

Nella ripresa Maran si tutela togliendo Floro Flores per Gamberini. La Fiorentina spinge e mette il Chievo alla frusta. Sorrentino è prodigioso in almeno tre occasioni, poi Kalinic si mangia un gol che pare già fatto. La Viola allenta la presa solo quando viene ristabilita la parità numerica per un fallaccio, tanto brutto quanto inutile, di Zarate ai danni dell’ottimo Bastien. Il Chievo esce dal guscio e al 75′ Castro a due passi dalla porta viola ha sulla testa un pallone killer, ma schiaccia troppo facilitando il salvataggio di Tatarusanu. Scampato il pericolo, la squadra di Sousa riprende a premere senza tuttavia sfondare. In pieno recupero, in un’azione confusa, Bernardeschi si tuffa in seguito ad un presunto intervento da tergo di Gobbi. Forse un minimo contatto c’è, seppur del tutto involontario, ma la sceneggiata del fantasista viola è roba da melodramma. Ad altre latitudini sarebbe un giallo per simulazione, in Italia è il rigore che lo stesso Bernardeschi trasforma trascinando i viola ai quarti di finale col Napoli. Film già visti. Annose questioni. Inutili le veementi proteste clivensi. Di buono rimane solo la prestazione di un Chievo ritrovato. Forse è la cosa che conta di più.

Maran non la manda giù e sbotta: “Brucia tantissimo essere eliminati così, con un rigore per uno sfioramento di Gobbi con la spalla e il braccio e un tuffo incredibile. Brucia molto perché avevamo sofferto in inferiorità numerica ma rimanendo comunque compatti. Una colpa nostra è non essere riusciti a fare gol, hai le occasioni giuste ma non le sfrutti. L’appunto da farci è che dovevamo essere più cinici”.

TABELLINO:

FIORENTINA-CHIEVO 1-0
MARCATORE: 48′ st (rig.) Bernardeschi)
FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Tomovic, Sanchez, De Maio; Chiesa (45’st Borja Valero), Badelj (33’st Cristoforo), Vecino, Maxi Olivera (33’st Ilicic); Zarate, Bernardeschi; Kalinic. (Lezzerini, Satalino, Toledo, Diks, Salcedo, Hagi, Khouma, Milic, Tello). All. Paulo Sousa
CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Izco, Spolli, Cesar, Gobbi; Castro (37’st Birsa), Radovanovic, Bastien; De Guzman; Floro Flores (1’st Gamberini), Inglese (37’st Meggiorini). (Bressan, Confente, Dainelli, Frey, Depaoli, Kiyine, Costa, Vignato, Pellissier). All. Maran
ARBITRO: Celi di Bari
NOTE: espulsi: al 48’pt Radovanovic per doppia ammonizione; al 26’st Zarate per una brutta entrata da dietro su Bastien. Ammoniti: Castro, Tomovic, Vecino, Badelj, Kalinic, Gobbi. Angoli: 7-2 per la Fiorentina. Recupero: 2′; 4′.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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