Con un brivido finale Verona espugna Udine e apre la Poule Promozione con una preziosa vittoria esterna per 20 – 22. Match vibrante all’Otello Gerli, che ha dovuto attendere l’ultimo sospiro per emettere il proprio verdetto. Sesto minuto di recupero, Verona dopo aver soggiornato nell’ultimo quarto nei 22 friulani, incassa un giallo ad Artuso ed un penalty a 30 metri scarsi dai pali. Alla piazzola va Vescovo, ventenne estremo friulano subentrato nella ripresa e grande protagonista della riscossa bianconera, con un 3/3 sino a quel momento nei calci da fermo. Ma proprio nel tiro decisivo Vescovo incrocia troppo e l’ovale sfuma di un amen a lato. Triplice fischio di Spadoni – fischietto di livello, ma incline al protagonismo – e Verona può festeggiare.

LA PARTITA – Verona gioca i primi 25 minuti da grande squadra. Illuminata da un Dunbar superbo, capace con le sue accelerazioni taglienti e con le sue invenzioni sorprendenti ad aprire varchi profondi nella pur aggressiva linea difensiva udinese, e sorretta da un pacchetto potente e perfettamente organizzato nella maul avanzanti, nel primo quarto sale in cattedra. Va in meta già al 5’ – avanzata di 15 metri da rimessa laterale col pack e sull’uscita veloce break di Stuart Dunbar chiuso tra i pali -, sfiora l’uno-due dopo due minuti con ‘Fish’ Beltrame arpionato a due metri dalla linea dopo un break fulmineo firmato Mariani-Dunbar, mette sempre con l’apertura aussie un piazzato comodo dopo che Udine è costretta al fuorigioco sistematico e si issa sul 10 a 0. In risposta Robuschi centra un palo clamoroso dalla piazzola e i backs di casa danno una prima avvisaglia del loro valore al largo, ma è Verona a tenere le redini. Al 25’ si conquista un altro penalty centrale comodo a 20 metri dall’acca. Anziché portarsi sul 13 a 0, pecca un po’ di ubris come direbbero i tragici greci, un po’ di superbia, e sceglie la touche per matare ancora con il pack. Stavolta però la mischia friulana regge, carica in controruck e guadagna un penalty. Dalla rimessa a metà campo Udine sventaglia brillantemente, Robuschi si incunea e trova le gambe guizzanti del mediano Balzi per il sostegno vincente in mezzo ai pali. 7 a 10 e match riaperto. Anzi è Udine ad avere ora l’inerzia. Dunbar risponde con un meraviglioso buco di 60 metri nel deserto, ma è l’apertura friulana Groza a stampare ancora sul palo vicino allo scadere il piazzato del possibile pareggio. 7 a 10 così al riposo.

Secondo tempo, pronti via ed è già pareggio, con Vescovo a centrare l’acca da 45 metri. I neroverdeblu, però, reagiscono presto e dopo cinque minuti tornano avanti. Punizione veloce, palla sull’out sinistro, Beltrame s’inventa un paso-doble e scodella un assist per Mattia Zago in sostegno telepatico per la schiacciata angolata vincente. La trasformazione non va e si è sul 10 a 15. La gara però è ormai in equilibrio, si va avanti colpo su colpo. Così poco dopo è sempre Vescovo ad accorciare dalla piazzola sul meno due per i friulani. Verona si ributta avanti, trova nuova energia nel cambio della prima linea, ma Dunbar – unico neo in una partita luminosa – si mangia un rigore a fianco dei pali ed è Udine così’ a strappare. Ovale che si sposta al largo all’altezza dei 22 offensivi apparentemente innocuo, ma la difesa scaligera è pigra, l’ala Gerussi pesta sulla gambe, resiste agli urti e vola fino in bandierina. Vescovo esalta la tribuna con una trasformazione mancina favolosa e gara girata sul 20 a 15 al 60’.
Nell’ultimo quarto di gara esce però lo spirito scaligero. La mischia chiusa scava la differenza e Verona si installa nei 22 bianconeri. E dopo quattro mischie chiuse fermate fallosamente da Udine – con giallo a Mazzini -, merita la meta tecnica che vale il sorpasso per 20 a 22 a sette dal termine. Neroverdeblu ancora avanti nei minuti finali, a caccia dei punti e, magari, della meta della tranquillità e del bottino pieno. Artuso arriva a un soffio dalla linea, ma Udine resiste e pesca le ultime energie dalla bisaccia e dal cuore. Nei punti d’incontro furibondi degli sgoccioli del match, giudice di linea e arbitro sorvolano su una cravatta a Beltrame, ma puniscono giustamente una presa al collo di Artuso. Giallo, punizione in touche e ultimo attacco bianconero. Sull’avanzata, fuorigioco di linea scaligero e penalty. Una protesta strozzata fa guadagnare altri dieci metri e Vescovo si trova il piazzato del verdetto a 30 metri scarsi, più o meno a 15 dalla touche. La scena finale è già descritta: l’ovale che sibila a lato, le bandierine che non si alzano e Verona che esulta.
Coach Zanichelli striglia i ragazzi scaligeri nel cerchio a fine gara, perché giustamente sarebbero stati rimpianti amari fosse entrato l’ultimo calcio friulano. Al di là di errori di gestione e di mancanza di concretezza in diverse occasioni, Verona ha comunque costruito molto e si è trovata di fronte un Udine un po’ leggero in mischia, ma feroce in difesa, capace di fasi a ritmo elevato e con una brillante linea veloce. Alla fine, insomma, quattro punti d’oro, visti anche i netti successi esterni di Colorno e Valsugana. Ora, una domenica di pausa, e poi match interno ad ospitare il Trvisium

TABELLINO:

Rugby Udine Union FVG – Verona Rugby 20 – 22

Udine: Robuschi (’41 Vescovo), Rigutti, Flynn, Marconato, Gerussi, Groza, Balzi (’50 Barella), Macor, Picchietti, Properzi Curti, Bagolin (’70 Cuscito), Giannangeli (’60 Di Pietro), Morosanu (’65 Amura), Corbanese (CAP) (’50 Venier), Friggeri (’60 Mazzini). A disp.: Tarantola. All. Murari

Verona: Corso M. ( ’70 Michelini), Beltrame, Venturini, Neethling M., Innocenti (Cap), Dunbar, Mariani (’60 Pastormerlo) Cattina, Artuso, Zago, Braghi (’80 Spinelli), Olivieri, D’Agostino (’60 Balistreri), Neethling R. (’50 Girelli), Rizzelli (’50 Munteanu). A disp.: Pauletti, Bellini. All. Zanichelli

Arbitro: Spadoni di Padova

Marcatori:
1T. 5′ m. Dunbar t. Beltrame (0-7), 15′ p. Dunbar (0-10), 2’8 m. Balzi t. Groza (7-10)
2T 2′ p. Vescovo (10-10), 7′ m. Zago (10-15), 12’ p. Vescovo (13-15), 20′ m. Gerussi t. Vescovo (20-15), 33’ m.tecnica Verona t. Beltrame (20-22)

Note: giornata soleggiata, 6 gradi, terreno morbido con aree di meta ridotte per evitare zone ghiacciate. Cartellini gialli: 70’ Mazzini, 85′ Artuso. Calci: Robuschi 0/1, Groza 1/2, Vescovo 3/4; Dunbar 1/2, Beltrame 2/3. Man of the match: Dunbar.
Punti classifica: Udine 1 Verona 4.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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