Finisce con un pareggio a reti bianche la sfida d’alta classifica tra Verona e Spal al Bentegodi. La partita ha confermato lo stato convalescente della formazione di Pecchia, apparsa lenta, macchinosa, a corto di idee e in taluni frangenti parecchio nervosa.  Il tecnico ha rivoluzionato la squadra nel tentativo di dare uno scossone. I risultati non sono certo stati pari alle intenzioni: tutti hanno infatti girato un bel po’ al di sotto stasera. Bessa come direttore d’orchestra ha steccato; Fossati è andato spesso in confusione, e Zuculini non ha inciso. Vero che il Verona ha tenuto più palla, ma in soldoni  a Pazzini non è arrivato un solo pallone giocabile e la prima e unica palla gol della partita è arrivata soltanto a dieci minuti dal termine quando Cappelluzzo, entrato nell’ultimo quarto d’ora al posto di Fossati, è andato vicino alla rete del vantaggio. Un po’ poco per la verità per poter pretendere i tre punti. Va detto invece che sono stati gli ospiti a confezionare due colossali opportunità nella ripresa, la prima con Zigoni (sai che beffa sarebbe stata…!) sventata da Nicolas e la seconda a cinque minuti dal termine quando Vicari ha centrato clamorosamente la traversa con il portiere gialloblù fuori causa. In fin dei conti, il pari può star bene. Per il resto dal Verona è lecito e doveroso aspettarsi molto di più. Più ombre che luci quindi: da salvare rimangono solo il carattere e la grinta messe in campo. Da questo punto di vista, l’attesa reazione dopo lo scivolone di Avellino c’è stata. Tuttavia sabato a Frosinone, per lo scontro diretto con la prima in classifica, servirà ben altro.

LA PARTITA – Oltre 17.000 spettatori per una sfida da vertigini, il Monday Night del Bentegodi tra Verona e Spal attualmente divise da un solo punto al terzo e quarto posto in classifica. 2500 circa i tifosi spallini assiepati in curva Nord. Il Verona per sedare i malumori sorti dopo la deludente prova di Avellino e riagguantare il Frosinone al comando, la Spal per continuare a stupire e tentare il sorpasso. Pecchia coglie tutti di sorpresa e rivoluziona la squadra: in difesa Boldor è preferito a Bianchetti, mentre Ferrari è al debutto in gialloblù al posto dell’infortunato Pisano.  Privo di Romulo, a centrocampo tocca al terzetto composto da Bessa, Fossati e Franco Zuculini: tridente offensivo affidato a Zaccagni a destra e Fares (sorpresona!) a sinistra al servizio del rientrante Pazzini. Sul fronte spallino, 3-5-2 per Semplici che recupera in extremis il capitano Mora. in avanti occhio alla coppia Antenucci e Floccari.

Parte forte il Verona che appare subito deciso a premere e stringere la Spal nella propria metà campo. La prima conclusione è al 6′ quando Pazzini si libera al tiro dal limite ma spara alto. La squadra di Pecchia spinge soprattutto dalla corsia di sinistra dove Souprayen e Fares mettono palloni in mezzo per Pazzini. La manovra tuttavia manca della velocità e dell’imprevedibilità necessarie a creare difficoltà alla Spal, ordinata e ben disposta sul campo. Al 19′ Zaccagni sguscia via sulla destra, mette in mezzo un pallone radente per Pazzini che va giù. Pecchia a bordo campo s’infuria reclamando il rigore. Azione sicuramente da rivedere. Al di là di questo è il Verona ad essere, seppur con tutto l’impegno possibile, troppo  macchinoso e prevedibile. Al 27′ palla gol per gli ospiti: Fossati s’addormenta, Schiattarella gli ruba palla e mette dentro per Floccari che batte a rete, ma Nicolas è sulla traiettoria tropo centrale e sventa di pugno il pericolo. Due minuti dopo la palla buona ce l’avrebbe Souprayen, ma da buona posizione svirgola di sinistro alle stelle. La partita non decolla; lo spettacolo continua ad essere piuttosto modesto. il Verona conferma tutti i suoi attuali problemi, mentre gli ospiti scelgono la via della prudenza e non si scoprono. Dopo quarantacinque minuti di nulla, Di Paolo manda tutti negli spogliatoi.

Inizio ripresa in equilibrio e con qualche entrata ruvida di troppo. Il Verona gira palla incessantemente alla ricerca di continuità e intensità, ma fatica a trovare le imbucate tra le maglie della linea difensiva ospite, sempre molto fitte e raccolte, anche perché le idee  sono pochine. Il refrain della gara non cambia. Al 16′ ci prova Bessa appena fuori dal limite, ma la sua conclusione di destro si spegne di poco sul fondo. Nel frattempo un tifoso della Spal è precipitato giù della Curva Nord nel parterre sottostante. Pronto l’intervento dei soccorritori che lo hanno portato via in ambulanza. Per lui si parla per fortuna solo di fratture. Torniamo alla partita: Pecchia al 22′ sostituisce Zuculini, piuttosto in sordina, con Luppi. Semplici richiama sua volta Antenucci, e lancia in campo Zigoni, un nome che solo a sentirlo pronunciare fa venire i brividi al pubblico del Bentegodi…Al 31′ è proprio lui a sfiorare il gol del vantaggio, ma sulla sua zampata Nicolas ci mette una pezza. Scampato il pericolo, Pecchia aumenta la trazione richiamando Fossati e mandando Cappelluzzo al fianco di Pazzini. Risponde Semplici con Del Grosso per Costa. Al 35′ è proprio Cappelluzzo ad andare vicinissimo alla rete allungandosi in spaccata su un traversone di Fares, ma Meret è bravissimo a deviare in angolo. E’ questa la miglior palla gol creata dal Verona stasera. Guai a distrarsi, perché il matchball ce l’ha a cinque minuti dalla fine la Spal sul piedone di Vicari che in mischia da calcio piazzato dalla destra colpisce da ottima posizione a botta sicura, ma la palla si stampa sulla traversa. L’occasionissima della partita è degli emiliani. Pecchia si gioca tutte le carte e manda in campo la terza punta Ganz per Fares, ma nel recupero il Verona rimane in dieci per l’espulsione di Zaccagni per un’entrata su Arini punita con sproposito da Di Paolo. Finisce qui con uno 0-0 che per quello che si è visto, appare il risultato più logico.

Così Pecchia a fine gara: “Stasera ho ricevuto indicazioni positive. I ragazzi hanno combattuto e lottato. Sono molto contento dei miei giovani che hanno risposto alla grande. Ho molta fiducia per il futuro. E’ un gruppo sano. Il pubblico lo apprezzerà. Abbiamo tempo per preparare Frosinone. Ci attende una bella sfida”. 

TABELLINO:

HELLAS VERONA-SPAL 0-0

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Ferrari A., Boldor, Caracciolo, Souprayen; Zuculini F. (dal 23′ st Luppi), Fossati (dal 33′ st Cappelluzzo), Zaccagni; Bessa, Pazzini, Fares (dal 44′ st Ganz).
A disposizione: Coppola, Bianchetti, Troianiello, Stefanec, Tupta, Zuculini B..
All.: Pecchia.

SPAL (3-5-2): Meret; Bonifazi, Vicari, Cremonesi; Lazzari (dal 35′ st Del Grosso), Schiattarella, Arini, Mora, Costa; Antenucci (dal 24′ st Zigoni), Floccari.
A disposizione: Marchegiani, Gasparetto, Silvestri, Finotto, Schiavon, Castagnetti, Ghiglione.
All.: Semplici.

Arbitro: Aleandro Di Paolo (sez. Aia Avezzano).
Assistenti: sigg. Daniele Bindoni (sez. Aia Venezia) e Christian Rossi (sez. Aia La Spezia).

NOTE. Espulso: al 47′ st Zaccagni. Ammoniti: Floccari, Mora, Boldor. Spettatori: 17.192 (paganti: 6.994; abbonati: 10.198).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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