Dybala inventa, Higuain colpisce. Con la seconda doppietta di fila del Pipita (21 in campionato) la Juventus piega il Chievo, riprende il cammino dopo il pareggio del San Paolo contro il Napoli, e vola momentaneamente a +9 sulla Roma di Spalletti. Risultato mai in discussione nel fortino Stadium. Quando i bianconeri sembravano aver mollato un po’ mentalmente la partita, ancora il Pipita l’ha chiusa. Un risultato che non racconta al meglio la buona gara del Chievo. Nella seconda parte di gara, Pellissier e compagni hanno costruito almeno tre occasioni da rete, senza riuscire però a battere Buffon. La squadra di Maran la gara l’ha cominciata anche bene. Difesa con ordine, e tentativi di ripartenza. Dybala però, nel primo tempo è davvero imprendibile e sfoggia tutto il meglio del suo repertorio. Tunnel, discese sulla fascia pericolosissime e assist sempre invitanti. E’ proprio una sua giocata a destra, a permettere di sbloccare la gara a Gonzalo Higuain. La Joya juventina salta Radovanovic e serve il Pipita, che in girata trova l’angolino più lontano per Seculin.

Allegri pensa al Barcellona e fa turnover in difesa. Chiellini e Bonucci restano in panchina, in campo ci sono Barzagli e Rugani. Con Lichtsteiner e Alex Sandro sulle fasce. In mezzo al campo Khedira e Marchisio, non Pjanic. Con l’assenza di Mandzukic, Cuadrado, Dybala e Sturaro giocano alle spalle di Higuain. Per Maran, reduce da due sconfitte consecutive contro Bologna e Crotone, classico 4-3-1-2. In porta c’è Seculin, e non Sorrentino. In avanti Meggiorini fa coppia con Pellissier. Alle loro spalle Birsa. A centrocampo Radovanovic con Hetemaj e Castro.

LA PARTITA – Nel primo tempo, c’è un giocatore sugli altri. Ed è Paulo Dybala. L’argentino è il vero trascinatore della Juve. Prova ad andare in gol due volte: al 19’ e al 21’. In entrambi i casi para Seculin. Il Chievo si difende bene, ma costruisce poco. I bianconeri vorrebbero chiuderla il prima possibile. Ne entra solo una però. La girata di Higuain del 23’, dopo un’azione fantastica proprio di Dybala.

Nella ripresa, dopo sessanta minuti la Juve cala un po’ mentalmente. E il Chievo prova a spingere. Al 48’ Buffon para su Pellissier. Al 52’ cross di Birsa e colpo di testa di Meggiorini: il capitano bianconero para ancora senza problemi. Al 60’ un’altra girata di Higuain finisce fuori di poco. Al 73’, il Chievo mette i brividi a Buffon: cross di Birsa dalla destra e colpo di testa per il neo entrato Inglese, che finisce fuori di poco. Questa davvero clamorosa. Il capitano bianconero respinge, e si fa sentire dai suoi: non vuole cali di concentrazione. Allegri si scalda in panchina. All’84’ Higuain la chiude a conclusione di unalro show di Dybala. La Juve è a 77 punti in classifica. Martedì arriverà il Barcellona, dopo la sconfitta di campionato contro il Malaga. Inutile dire, che da ora, l’attenzione juventina è concentrata proprio su quella gara. Per il Chievo un risultato sino troppo severo, ma la prestazione c’è stata a conferma che la lezione di domenica scorsa è servita, e che da qui alla fine Maran e i suoi possono togliersi ancora delle soddisfazioni. Dopo tre sconfitte consecutive, sabato a Cagliari è ora di tornare a far punti.

TABELLINO:

JUVENTUS-CHIEVO 2-0 (primo tempo 1-0)
MARCATORE: 23’pt e 39’st Higuain
JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon, Lichtsteiner (20’st Dani Alves), Barzagli, Rugani, Alex Sandro, Cuadrado (21’st Lemina), Khedira, Marchisio, Sturaro (27’st Bonucci), Dybala, Higuain. (Neto, Audero, Chiellini, Benatia, Mattiello, Asamoah, Pjanic, Rincon, Mandragora). All. Allegri.
CHIEVO (4-3-1-2): Seculin; Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi (1’st Izco); Castro, Radovanovic, Hetemaj (30’st De Guzman); Birsa; Meggiorini (21’st Inglese), Pellissier. (Sorrentino, Confente, Frey, Dainelli, Kiyine, Depaoli, Gakpe’). All. Maran
ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
NOTE: ammoniti Cacciatore, Spolli e Bonucci. Angoli: 10-2 per la Juventus. Recupero: 1′; 3′
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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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