Nel giorno in cui la stella non brilla, il Verona ritrova il successo al Bentegodi e coglie una vittoria pesantissima che, grazie al tonfo casalingo del Frosinone con il Novara, lo proietta al secondo posto a pari merito con i ciociari, ma avanti nel conteggio degli scontri diretti. La squadra di Pecchia gioca oggettivamente una brutta gara, nervosa, imprecisa e soprattutto ansiosa.  Soprattutto nel primo tempo la manovra è macchinosa e la difesa non appare sicurissima.  Tuttavia due lampi di Bessa e Pazzini bastano per costruire una vittoria che rilancia alla grande  l’Hellas in vista delle prossime due delicate trasferte a Bari e Perugia. Va detto che  questi sono tre punti che oggettivamente premiano oltremodo la squadra gialloblù. Tant’è, perché in più di un’occasione in passato è successo l’esatto contrario. Nel calcio moderno di fronte a partite come queste sentiamo spesso parlare di concretezza e sostanza, valori più volte invocati su queste colonne. La serie B non è roba per fini esteti.  Lo abbiamo ripetuto a più riprese. Oggi ne abbiamo avuto l’ennesima riprova. Tiriamo allora un sospiro di sollievo e godiamoci una vittoria che sebbene non ci faccia spellare i polpastrelli negli applausi, ci ridona un sorriso e un po’ di fiducia per il prossimo futuro.

LA PARTITA – Pasquetta con pochi intimi al Bentegodi per la sfida che oppone l’Hellas al Cittadella. All’andata il Verona cadde sotto un diluvio di reti e provocò una crepa grande così nel muro delle proprie certezze. Da allora le cose sono cambiate: la squadra che sembrava poter dominare il campionato, oggi cerca disperatamente di tornare al vincere tra le mura amiche per non perdere di vista la Spal e soprattutto il Frosinone a tre punti. Cittadella cinque lunghezze più indietro, appaiato al Benevento in piena zona playoff. Dopo Novara, Pecchia conferma il 4-3-3 con Romulo esterno basso e destra e Souprayen a sinistra, Bianchetti e Caracciolo centrali; Bruno Zuculini si piazza davanti alla difesa affiancato da Fossati e Bessa; Pazzini guida l’attacco con Luppi e Fares sulle corsie esterne. 4-3-1-2 per il Cittadella di Venturato con Iori perno di centrocampo. Chiaretti trequartista a ridosso delle punte Strizzolo e Litteri. Prima della partita, il presidente Setti ha premiato con una targa e una maglia celebrativa Martins Adailton, bandiera gialloblu per sette stagioni dal 1999 al 2006.

Come sempre il Verona parte con piglio deciso, ma dopo cinque minuti uno svarione di Caracciolo per poco non libera Chiaretti per un rigore in movimento dalla breve distanza. Meno male che il fantasista brasiliano non riesce ad approfittarne anche perché Caracciolo ci mette mestiere e forse anche qualcosa di più. Decisamente meglio gli ospiti, tranquilli e ben messi in campo; Verona nervoso, impreciso e ballerino in retroguardia. La palla non scorre; le idee scarseggiano. Il calcio tuttavia lo hanno inventato per smentirti. Infatti quando meno te lo aspetti, al quarto d’ora il Verona passa in vantaggio con un lampo di classe: Luppi serve palla a Messa, arresto di suola a destro a mezz’altezza nell’angolo. Gol bellissimo. Gli ospiti rispondono al 19′ con un tiro cross dalla sinistra di Benedetti che si perde di poco al lato del secondo palo di Nicolas. Al 22′ Chiaretti va in serpentina, una volta in area batte a rete ma Nicolas bocca in sicurezza. Altro brivido al 25′ quando Litteri da posizione decentrata calcia largo, sul proseguimento Nicolas blocca a terra. Al 37′ ancora Litteri spara alto da fuori area. Nonostante lo svantaggio, sono gli ospiti a convincere di più. Il Verona continua a ruminare un calcio più frutto dell’ansia che del ragionamento. Il pubblico non gradisce. Al 39′ Iori vede Nicolas fuori dai pali e da centrocampo tenta di scavalcarlo con un lungo spiovente, che termina però fuori. Souprayen, beccato dal pubblico lancia uno sguardo di sfida verso la tribuna: episodio che la dice lunga sul clima che regna intorno alla squadra. Finalmente si vede il Verona allo scadere con un destro di Fares su cui Alfonso si allunga e devia a lato. Pinzani manda tutti negli spogliatoi: risultato che non rispecchia i valori espressi dal campo  e premia la squadra di Pecchia ben oltre i propri meriti.

Pronti, via e Cittadella subito avanti a spingere alla ricerca del pareggio. Al 7′ Iori su scarico di Litteri calcia fuori dal limite. Il Verona potrebbe raddoppiare al 10′: Iori regala palla a Bessa che si lancia in contropiede da tre contro due; il brasiliano allarga per Bruno Zuculini la cui conclusione è parata da Alfonso. Forse era meglio appoggiare su Pazzini. Esce Fares al cui posto entra Ferrari; Romulo si alza esterno alto a destra. Proprio l’Italobrasiliano mette in mezzo un bel pallone sul quale Pazzini non arriva do un soffio. Nel Cittadella Chiaretti lascia il campo per l’ex gialloblù Iunco. Souprayen rimedia una botta al capo e gioca ora con con un vistoso bendaggio. La partita continua a essere parecchio bruttina e non fa certo ricredere quanti hanno preferito la classica gitarella fuori porta. Alla mezz’ora Luppi esce per Troianiello. Il Cittadella preme, ma non punge. E’ cresciuto nella ripresa il rendimento di Fossati, che in mezzo al campo si batte come un leone e recupera palloni su palloni. Al 36′ il Verona chiude i conti: Bessa fa partire una fucilata da fuori area, Alfonso respinge come può e sulla palla si avventa Pazzini che mette nel sacco. Ventiduesimo centro stagionale per il capitano. Il Cittadella non ci sta: al 39′ Iunco bombarda dalla lunga distanza, la palla scheggia l’incrocio dei pali. Esce intanto Bessa, il migliore in campo: per lui standing ovation; entra Valoti. Nei minuti di recupero, non succede più nulla. Il Verona  non sarà bellissimo, ma torna alla vittoria. Oggi contava solo questo.

TABELLINO:

HELLAS VERONA-CITTADELLA 2-0 

Marcatori: 16′ pt Bessa, 37′ st Pazzini.

HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Romulo, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Zuculini B., Fossati, Bessa; Luppi (dal 30′ st Troianiello), Pazzini, Fares (dal 13′ st Ferrari A.).
A disposizione: Coppola, Pisano, Boldor, Ganz, Zaccagni, Cappelluzzo, Valoti.
All.: Pecchia.

CITTADELLA (4-3-1-2): Alfonso; Salvi, Pelagatti, Scaglia, Benedetti; Valzania, Iori, Pasa (dal 20′ st Bartolomei); Chiaretti (dal 21′ st Iunco); Litteri, Strizzolo (dal 30′ st Vido).
A disposizione: Paleari, Schenetti, Arrighini, Martin, Paolucci, Pascali.
All.: Venturato.

Arbitro: sig. Pinzani (sez. Aia Empoli).
Assistenti: sigg. Rossi (sez. Aia La Spezia) e Tardino (sez. Aia Milano).

NOTE. Ammonito: Bessa. Spettatori: 13.440 (paganti: 3.242; abbonati: 10.198).

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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