E’ durata un tempo Chievo-Roma. Nei primi 45 minuti gli uomini di Maran hanno messo alla frusta una Roma svogliata, abulica e sonnolenta. Per due volte in vantaggio un ottimo Chievo è stato raggiunto dai giallorossi, abili solo a sfruttare le amnesie difensive clivensi. La ripresa è stata invece un monologo capitolino: la Roma ha cambiato decisamente marcia mettendo il Chievo alle corde. El Sharaawy, Salah, e Dzeko hanno mandato la pratica agli archivi. Il gol nel finale di Roberto Inglese, doppietta e undicesimo gol in stagione, ha solo addolcito la pillola. Il finale è stato tutto per Francesco Totti: quando Spalletti lo ha mandato in campo tutto lo stadio si è alzato in piedi a tributargli omaggio. Degna conclusione di un pomeriggio di calcio godibile e divertente. Il Chievo ha fatto la sua parte, disputando un gran bel primo tempo. Nella ripresa quando la Roma si è decisa a fare le cose sul serio pigiando il piede sull’acceleratore, i valori sono emersi e non c’è stato più nulla da fare.

LA PARTITA – Il Chievo per congedarsi dal proprio pubblico con una prestazione di rilievo, la Roma per tentare l’ultimo disperato assalto alla Juve e difendere il secondo posto dal Napoli. Maran lascia in panchina Pellissier e vara un 4-1-3-2 con Radovanovic davanti alla difesa, linea a tre composta da Depaoli, Castro, e Bastien, con Inglese e Birsa di punta. 4-3-3 per Spalletti con centrocampo composto da Paredes, De Rossi, e Strootman, e il tridente offensivo affidato a El Sharrawy, Salah, e Dzeko. Insieme a Nainggolan, non al meglio, Totti acclamato dal publico siede in panca, ma questa non è certo un novità.

La Roma assume l’iniziativa con una molto manovra articolata, ma a cadenze non certo altissime. Il primo intervento Sorrentino lo deve compiere al 8′ quando si distende a deviare un sinistro a giro di Salah liberato al tiro da una pregevole triangolazione con Strootman. Ancora la Roma vicina al gol tre minuti più tardi quando Salah crossa, Dzeko si allunga per la zampata ma la palla termina sul fondo. Il Chievo non mostra tuttavia di soffrire più di tanto e al quarto d’ora passa con Castro che raccoglie un servizio di testa di Inglese da spiovente di Depaoli e batte Sczesny con un destro al volo a schiacciare. Al 18′ Birsa sfiora il raddoppio con un sinistro insidioso che fa la barba al palo. La Roma continua a giochicchiare attraverso una fitta ragnatela di passaggi piuttosto sterili  mostrando invece di patire le veloci ripartenze degli uomini di Maran molto corti e ben disposti in campo. Peccato che al 28′ El Sharaawy approfitti di una falla nella difesa del Chievo: indisturbato, l’ex milanista raccoglie un lungo lancio di Strootman, dribbla Sorrentino e mette nel sacco. Al 34′ l’egiziano di Savona fugge sulla sinistra, porge all’accorrente Strootman che batte al volo di sinistro, ma la palla deviata termina sul fondo. Al 37′ il Chievo si riprende ciò che si è tolto: azione bellissima, tutta di prima, palla a Birsa che dalla sinistra mette un cross al bacio per Inglese che di testa mette dentro per il decimo centro stagionale. La Roma reagisce immediatamente e Sorrentino compie un miracolo salvando un gol fatto su incornata ravvicinata di Salah liberato da una sponda di Dzeko. L’egiziano tuttavia non perdona al 42′ quando dalla destra fa partire un destro a giro che complice una deviazione s’infila nell’angolo più lontano della porta di Sorrentino.  Si conclude un primo tempo molto gradevole.  Spiace perché con maggior attenzione in fase difensiva il Chievo avrebbe potuto chiuderlo in vantaggio contro una squadra giallorossa sottotono.

La ripresa presenta Pellissier al posto di Castro. Birsa retrocede a centrocampo affiancato dai giovani Bastien e Depaoli. La Roma, decisa a prendersi l’intera posta, alza i ritmi e preme. La squadra di Spalletti appare decisamente più convinta rispetto al sonnacchioso primo tempo. Il Chievo fatica ad uscire. In un fortuito scontro con Sorrentino, Gamberini rimedia un brutto colpo al costato ed è costretto ad uscire in barella: entra Frey. Al 12′ la Roma passa: pallone filtrante di Strootman, dal nulla sbuca sul filo del fuorigioco l’indisturbato El Sharaawy che firma la doppietta. Da rivedere anche in questo caso il posizionamento della difesa clivense, colta impreparata. Ora per il Chievo si fa dura, la Roma appare in pieno controllo del match. Al 19′ Sorrentino si salva d’istinto su deviazione di testa di Dzeko su spiovente di Rudiger. Un minuto dopo è però il Chievo ad avere la palla del pareggio: cross insidioso di Gobbi, Inglese non ci arriva, alle sue spalle c’è Cacciatore che controlla male permettendo a Sczesny d’intervenire. Spalletti opta per il 4-3-1-2: richiama El Sharaawy e manda in campo Nainggolan. Al 29′ Sorrentino si allunga a deviare in angolo una conclusione di Dzeko, poi sull’angolo conseguente si salva sull’incornata di Manolas. E’ il preludio al quarto gol giallorosso: Salah raccoglie palla  in area da una sponda di Dzeko, controlla e infila Sorrentino sul primo palo. Il Chievo non c’è più, ormai si assiste ad un monologo capitolino. Salah potrebbe rimpinguare il bottino, ma il colpo di testa non è la specialità della casa. L’egiziano lascia il campo a Perotti. La Roma dilaga: al 38′ è Dzeko a metterla nel sacco con una sassata dal limite che s’infila sotto l’incrocio. Il pubblico invoca ora a gran voce Francesco Totti, che osannato da un’ovazione di tutto lo stadio fa il suo ingresso in campo a cinque minuti dalla fine. E’ proprio Dzeko a fargli posto. Nel clima di festa quasi non ci accorge che il Chievo accorcia le distanze con Inglese abile a sfruttare nel migliore dei modi una sponda di Pellissier per la doppietta personale. Ogni tocco di palla di Totti è accompagnato dal boato del pubblico. Lo stadio è tutto per lui. Entra anche il baby Vignato per Radovanovic. La festa giallorossa si chiude sulle note di Venditti cantate a tutta voce dalla curva romanista.

Così Rolando Maran“Abbiamo messo in difficoltà la Roma. Peccato aver subito due gol evitabili. Abbiamo chiuso in casa con lo spirito che sempre ci ha contraddistinto. Ogni anno sarebbe superarsi, ma non è facile. Bellissimo il tributo che il pubblico ha riservato ad un campione come Totti”.

TABELLINO:

CHIEVO-ROMA 3-5

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Gamberini (12’ st Frey), Cesar, Gobbi; Depaoli, Radovanovic, Bastien; Castro (1’ st Pellissier); Birsa, Inglese (42’ st Vignato). A disposizione: Bressan, Seculin, Troiani, Sardo, Spolli, Izco, De Guzman, Kiyine, Gakpé,. Allenatore: Maran

ROMA (4-3-3): Szczesny; Rudiger, Manolas, Fazio, Emerson; Paredes, De Rossi, Strootman; Salah (37’ st Perotti), Dzeko (41’ st Totti), El Shaarawy (26’ st Nainggolan). A disposizione: Alisson, Lobont, Vermaelen, Juan Jesus, Bruno Peres, Mario Rui, Grenier, Gerson. Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Damato di Barletta

MARCATORI: 15’ pt Castro (C), 28’ pt e 13’ st El Shaarawy (R), 37’ pt e 41’ st Inglese (C), 42’ pt e 31’ st Salah (R), 38’ st Dzeko (R)

NOTE: Ammoniti: Radovanovic (C), Castro (C), Espulsi: -. Angoli: 3-6 per la Roma. Recupero: 0’ pt, 3’ st

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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