A Bergamo è stata partita vera. Il Chievo non si è speso in regali e ha messo alla frusta l’Atalanta che si è dovuta così sudare il successo che in attesa di Crotone-Lazio la colloca temporaneamente al quarto posto. La squadra di Maran ci teneva a commiatarsi bene dal campionato: ha offerto una prestazione gagliarda e se nel finale Spolli non avesse sprecato una colossale chance sarebbe uscita dallo Stadio Azzurri d’Italia con un punto che alla resa dei conti non avrebbe demeritato. Il Chievo chiude la stagione a 43 punti con una salvezza in cassaforte da mesi. Il prossimo sarà il sedicesimo campionato di serie A in diciassette anni. Troppo per banalizzare e parlare di semplice miracolo. Mediate gente, meditate…

LA PARTITA- Privo degli squalificati Castro e Radovanovic, Maran concede spazio a De Guzman e al giovane Depaoli. Tra i pali c’è Seculin. L’Atalanta inizia col piglio giusto, trascinata dalla splendida cornice di pubblico, con tanto di coreografia dedicata alla conquista dell’Europa. I ritmi sono alti per essere l’ultima stagionale. Merito anche del Chievo, che cre pure la prima occasione da gol (rasoterra di De Guzman, sul quale Gollini si distende bene, deviando in corner). La risposta nerazzurra è affidata al solito Papu Gomez: serpentina e destro forte al 27’, Seculin respinge in bello stile. Dieci minuti dopo, ancora l’argentino, stavolta su punizione e palla fuori di un soffio. A cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo, è Kurtic a mancare per due volte la deviazione vincente dopo pregevoli spunti del Papu. Maran inserisce Pellissier per unno spento Inglese, ma è l’Atalanta a spingere con più convinzione. Al 7’ i bergamaschi passano: una geniale imbucata di Cristante manda in porta Gomez, freddo a battere Seculin sul primo palo. Al 24’ Petagna ha la palla del raddoppio, su precisa verticalizzazione di Kurtic, ma Seculin fa muro e tiene in vita il Chievo che ci prova con il neoentrato Kiyine, ma Gollini è attento a coprire il suo palo. Dall’altra parte è ancora Seculin a salire in cattedra, allungando sul palo al 31’ il diagonale dal limite di Cristante. Al 37’ il Chievo ha la palla del pareggio: Pellissier trova il corridoio per l’avanzata di Spolli, che a tu per tu con Gollini non riesce però a infilarlo. E’ l’ultimo sussulto. Inizia la festa, il Chievo si adegua ed evita di rovinarla.  Va bene così.

TABELLINO:

ATALANTA-CHIEVO 1-0
(primo tempo 0-0)
MARCATORE Gomez al 7′ s.t.
ATALANTA (3-4-1-2) Gollini; Masiello, Caldara, Toloi; Raimondi (dal 5′ s.t. Spinazzola), Freuler, Cristante, Conti; Kurtic (dal 41′ s.t. Migliaccio); Gomez (dal 26′ s.t. Kessie), Petagna. (Rossi, Bastoni, Zukanovic, Hateboer, D’Alessandro, Grassi, Mounier, Peüic, Paloschi). All. Gasperini.
CHIEVO (4-3-1-2) Seculin, Cacciatore, Spolli, Cesar, Gobbi; Izco, De Guzman (dal 17′ s.t. Vignato, Depaoli; Bastien; Birsa (dal 26′ s.t. Kiyine), Inglese (dal 1′ s.t. Pellissier). (Sorrentino, Bressan, Gakpe’, Isufaj, Pogliano, Sardo, Frey, Troiani, Rabbas). All. Maran.
ARBITRO Celi di Bari 6.
NOTE Ammonito Caldara. Angoli: 6-5. Recupero: 1′; 3′.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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