Nel calcio odierno certi valori stanno passando di moda, ma forse sarebbe il caso di tenerseli ben stretti, specialmente tenendo conto di tutte le grosse criticità che il “gonfiato” calcio maschile sta vivendo in questi giorni. Nel calcio femminile rimane ancora un po’ di purezza e di romanticismo che i “governatori” del pallone in rosa dovranno conservare con molta cura.

A mio modesto parere, sono diverse le giocatrici non di primissimo piano che andrebbero portate alla ribalta perché hanno fatto e stanno ancora facendo le fortune della propria società. Si società al singolare, nel senso che non hanno mai cambiato club, che sono cresciute con gli stessi colori che portano ancora oggi addosso. Va fatta, però, una premessa dato che in serie A sono diverse le società (Juventus, Milan, Roma, Florentia) che hanno un breve passato a causa della loro comparsa dopo la riforma dei campionati e delle normative, per cui è impossibile che le atlete possano aver accumulato in questi clubs una carriera di lunga durata.

Ebbene la più fedele di tutte queste ragazze è Regina Elena Baresi che da 12 anni ininterrotti veste la maglia nerazzurra, portata addosso per tantissimi anni, prima di lei, anche da papà Giuseppe; sul podio troviamo poi Adami Greta della Fiorentina e Ceci Lucia del Bari con 10 anni al “servizio” della propria società. Ancor più ad effetto sono i numeri evidenziati delle ragazze che seguono nella tabella mostrata a lato, perché sono quasi tutte giovanissime ed hanno davanti a se una carriera lunghissima. Ad esempio Di Guglielmo e Vigilucci potrebbero tranquillamente giocare a calcio per altri 10 anni e se lo facessero con la stessa maglia potrebbero, per intenderci, fare il pari con tipi alla Magnagnelli Francesco che dal 2005-06 gioca ininterrottamente per il Sassuolo maschile, ai tempi odierni una vera e propria rarità.

By Football.it

NO COMMENTS