Chievo-Milan è già iniziata attraverso le dichiarazioni dei due allenatori. Per la grande sfida di domani sera al Bentegodi Maran non avrà a disposizione Hetemaj e Cesar, rientrati malconci dagli impegni con le rispettive nazionali. Il mister ha intenzione di giocarsi le proprie carte a viso aperto in una gara da scontro diretto nei quartieri alti della classifica. Statistiche alla mano, a squadra che corre più di tutto il campionato, il Chievo, affronta la più statica del lotto, il Milan, ma che ha nel giro palla alla continua ricerca  dell’imbucata in area il suo punto di forza. Occhio quindi. Il Chievo non batte i rossoneri da undici anni, quando sulla panchina della diga sedeva Bepi Pillon. L’occasione per rompere l’incantesimo è ghiotta.

Maran alla vigilia ha espresso come nel suo stile concetti chiari e schietti: “Dobbiamo andare in campo e fare ciò che siamo più bravi a fare, mettere pressione, restare corti e compatti e avere il giusto coraggio. Se poi tra le due squadre ci sono differenze, lo scopriremo durante la partita. Noi abbiamo voglia di giocarci la partita con le nostre peculiarità e ci metteremo alla prova anche domani”. 

Il tecnico trentino ha poi voluto sottolineare la forza del gruppo che ha a disposizione: “Acquisire solidità aiuta ad affrontare tutte le squadre, soprattutto le più temibili: fa parte della crescita di una squadra, noi siamo migliorati e vogliamo confermarlo. Sapevo che c’erano questi valori, altrimenti sul mercato avremmo fatto cose diverse. Se abbiamo confermato quasi in blocco la squadra dell’anno scorso, significa che eravamo convinti di avere il giusto potenziale. Era difficile riproporre la stessa rabbia, invece ci siamo riusciti”.

Ieri Montella in conferenza stampa a Milanello aveva avuto parole di grande apprezzamento per il Chievo: “E’ una squadra particolarmente esperta e una società e un ambiente con una mentalità cristallizzata. E’ una squadra ostica, è che sa attendere, essere aggressiva e capire i momenti della partita. Una piccola Juve”. Pe la partita di domani sera al Bentegodi il tecnico campano sembra intenzionato a dar continuità al giovane Locatelli nelle veci dell’infortunato Montolivo, e dare una chance a Lapadula, sin qua un oggetto misterioso, al centro dell’attacco. Ventiquattr’ore e ne sapremo di più.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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