Il Chievo non batte il Milan dal 2005, quando in panca sedeva Bepi Pillon. Undici anni sono tanti, e a Veronello e dintorni si sperava fosse finalmente arrivata la volta buona per rompere la serie negativa. Invece la maledizione continua, perché  a vincere è anche questa volta il Diavolo che in virtù del successo di stasera fa un deciso balzo in classifica agganciando la Roma al secondo posto. Va detto che il risultato di 1-3 è troppo severo per un buon Chievo, che soprattutto nel primo tempo ha messo per lunghi tratti i rossoneri di Montella alle strette. Due  errori in alleggerimento di Cacciatore e Dainelli, sono costati cari alla banda Maran. Purtroppo contro le grandi squadre, certe leggerezze non te le puoi permettere. L’autorete finale di Dainelli ha completato la beffa. I gialloblu della diga non escono certo ridimensionati da questa sconfitta: la prova di carattere avrebbe meritato miglior sorte. Peccato. Oltre al rammarico, rimane la soddisfazione di essersela comunque giocata ad armi pari con spirito garibaldino, mettendo in campo l’autentico Animo Chievo. E il Milan? Primo tempo così e così, secondo tempo in discesa grazie al raddoppio arrivato dopo un appena un minuto. Stasera è girata decisamente bene. Qualcuno su di giri parla giá di anti-Juve. Le risposte sulla squadra di Montella le avremo domenica sera quando a San Siro arriverà proprio la capolista.

LA PARTITA- Fari puntati sul Bentegodi per il posticipo serale che vede Chievo e Milan giocarsi la possibilità di superare il Napoli e agganciare la Roma al secondo posto.  Maran sostituisce gli infortunati Cesar e Hetemaj, rientrati malconci dagli impegni con le rispettive nazionali, con Gamberini e Izco. L’ex della serata Birsa, agisce come di consueto sulla trequarti in appoggio alle punte Inglese e Floro Flores.  Sul fronte rossonero, nel suo 4-3-3 Montella conferma il giovane Locatelli a centrocampo con Kucka e Bonaventura e concede una chance  al centro dell’attacco a Lapadula, fin qui chiuso da Bacca (stasera in panchina) e voglioso di mostrare il suo reale valore. Il fischietto è affidato a Gianluca Rocchi.

Avvio a ritmi elevati con le due squadre decise a giocarsela a viso aperto. Il Chievo mostra una condiziona atletica e una reattività di gamba invidiabile. Non è certo una novità. Il pressing sui portatori di Montella è asfissiante, e in campo sono gli uomini di Maran a mantenere l’iniziativa mostrando grande personalità. Più compassata la manovra rossonera, che ha nel giro palla il suo marchio di fabbrica. Al 13′ un cross dalla destra di Suso non trova la deviazione aerea di Lapadula e nemmeno  l’aggancio di Niang. Pericolo scampato per il Chievo. Risposta gialloblù al 18′ con un sinistro di Birsa largo sul fondo. Insistono i ragazzi di Maran e una girata di testa di Floro Flores su centro di Gobbi è bloccata agevolmente da Donnarumma. Partita piacevole e apertissima. Grande Chievo al 23′ quando Castro e Birsa combinano di prima in area, ma Paletta libera in angolo anticipando Floro Flores in agguato. Bisogna attendere fino al 35′ per il primo tiro milanista verso la porta di Sorrentino, ma la botta di Suso finisce alta. Pronta replica clivense con una staffilata di Birsa, servito da Izco, bloccata da Donnarumma. Quando ormai la partita si trascina verso gli spogliatoi a reti bianche,  il Milan passa in vantaggio: al 44′ un appoggio sbagliato di Cacciatore per Radovanovic è intercettato da Kucka; l’ex genoano scaglia un bolide di sinistro che s’insacca sotto l’incrocio di Sorrentino. Ancora rossoneri pericolosi con una ripartenza del possente centrocampista slovacco il cui tiro da fuori si perde di poco sul fondo. Il primo tempo si chiude qui, con il Chievo immeritatamente sotto.

Avvio di ripresa shock per i gialloblù della diga: dopo appena un minuto Dainelli perde palla a centrocampo, Bonaventura serve Niang che s’invola e fa partire appena fuori dal limite una botta di sinistro che batte Sorrentino. Il Chievo è ora in difficoltà e il Milan potrebbe arrotondare con due colpi di testa in sequenza di Lapadula e Niang, ma Sorrentino è pronto ad intervenire. Al 13′ una conclusione di sinistro di Suso finisce alta di un soffio grazie ad una deviazione. Il Chievo soffre, il raddoppio milanista  ha avuto l’effetto di una mazzata. Tutto molto comprensibile. Maran cerca nuova linfa sostituendo l’impalpabile Inglese con Meggiorini, ma è ancora il Milan a farsi minaccioso: al 17′ Lapadula si libera in area e va al tiro, ma Sorrentino è bravissimo a deviare sul fondo. Due minuti dopo il portierone clivense si distende per deviare una punizione maligna di Niang. Maran opera il secondo cambio richiamando Izco per De Guzman. Montella a sua volta manda in campo il Principito Sosa per Lapadula. Il Chievo non molla e la riapre alla mezz’ora: punizione dal limite per trattenuta con tanto di giallo di Paletta su Floro Flores: Birsa la piazza di sinistro col goniometro nel sette. Chapeau. Adesso il Chievo ci crede: Maran spende l’ultima carta lanciando nella mischia Pellissier al posto di Floro Flores. Montella prudentemente si copre richiamando Suso per Poli. Poi concede l’ultimo scampolo di partita a Bacca per Niang, migliore in campo stasera. Siamo ormai allo scadere: Rocchi dà quattro minuti di recupero. C’è solo tempo per la beffa dei titoli di coda all’ultimo minuto, quando un tiro senza molte pretese di esterno destro di Bacca, destinato verso il fossato del parterre, è deviato dal petto di Dainelli in rete. Finisce qui, nel peggiore dei modi, col classico gollonzo. Dispiace perché il Chievo non meritava certo una punizione così severa. Lo ha confermato lo stesso Maran nel dopopartita: “é un peccato. C’è  da parte nostra rammarico. Il terzo gol è lo specchietto di questa gara decisa dagli episodi”. Onesto Montella: “complimenti al Chievo che ci ha messo in grande difficoltà. Noi abbiamo legittimato la vittoria nel secondo tempo”

TABELLINO:

CHIEVO-MILAN 1-3
(primo tempo 0-1)

MARCATORI: Kucka (M) al 45′ p.t.; Niang (M) al 1′, Birsa (C) al 31′, Aut. Dainelli (C) al 49′ s.t.

CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Castro, Radovanovic, Izco (dal 20′ s.t. De Guzman); Birsa; Inglese (dal 15′ s.t. Meggiorini), Floro Flores (dal 31′ s.t. Pellissier). (Seculin, Confente, Frey, Bastien, Parigini, Costa, Bressan, Spolli, Rigoni). All. Maran.
MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, De Sciglio; Kucka, Locatelli, Bonaventura; Suso (dal 36′ s.t. Poli), Lapadula (dal 25′ s.t. Sosa), Niang (dal 43′ s.t. Bacca). (Gabriel, Plizzari, Ely, Gomez, Vangioni, Pasalic, L.Adriano). All. Montella.

ARBITRO: Rocchi di Firenze.

NOTE: Ammoniti Dainelli (C), Locatelli (M), Paletta (M), Meggiorini (C), Cacciatore (C) per gioco scorretto.

 

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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