Vuole rivedere il suo Chievo Rolando Maran. Chiede quell’intensità, quell’aggressività viste contro l’Inter e nel secondo tempo di Firenze. Rispetta la forza e la qualità della Lazio, ma vuole giocarsi fino in fondo le proprie carte: “non firmo a priori per un pareggio. Poi vediamo come andrà la partita.”

“Domani sarà dura. Per la prima volta giochiamo di pomeriggio, il caldo si farà sentire. Sarà un test fisico molto probante. Stanno tutti bene. Sono contento del gruppo che ho a disposizione e sono felice di allenarlo. Quando ci muoviamo da squadra, possiamo mettere in difficoltà chiunque.  Lo scorso anno giocammo una gran partita, una delle migliori della stagione. Mettemmo in campo grande aggressività.  Il Chievo c’è anche quest’anno, e vogliamo ritagliarci un nostro spazio raggiungendo la quota salvezza prima possibile. I nuovi si stanno inserendo bene, ma hanno bisogno di lavorare per trovare la miglior condizione. De Guzman può giostrare sia sulla trequarti che sulla corsia esterna. La sua duttilità ci verrà utile. “.

“La Lazio viene da due buone prestazioni. Non ha cambiato molto, è una squadra ben rodata e collaudata che sa muoversi molto bene negli spazzi. Bisognerà prestare molta attenzione. La formazione? Lo scorso  anno ho ruotato parecchi giocatori. Magari domani potremmo vedere qualche novità”. Chiusura sibillina. Ventiquattr’ore e ne sapremo di più.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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