Il Chievo va. E’ tranquilo e sereno Rolando Maran alla vigilia della difficile sfida di domani sera al Bentegodi contro il Sassuolo. Il suo Chievo c’è eccome; l’entusiasmante vittoria in rimonta di domenica a Udine ha galvanizzato tutto l’ambiente. In conferenza stampa a Veronello il tecnico trentino non lo ha certo nascosto,  esaltando la prestazione dei suoi ragazzi senza dimenticare valori quale l’umiltà ed il sacrificio che stanno alla base del successo della sua squadra.

La nostra forza sta nella mentalità. La squadra ci crede e non molla mai. La vittoria di Udine è frutto di questo atteggiamento che attraverso il lavoro stiamo costruendo. La partita era praticamente finita, ma i ragazzi hanno provato a vincere fino all’ultimo pallone giocabile. Sono stati premiati per questo. L’entusiasmo che in questo momento sta intorno a noi non mi spaventa, ma anzi è qualcosa che ci fa bene e ci può dare ulteriore forza a far bene. Noi ci godiamo questo momento, ma rimaniamo con i piedi ben per terra. Domani arriva una squadra molto forte e con ambizioni importanti. Noi come sempre, ce la giocheremo”.

“Si sottolinea il fatto che i nostri attaccanti siano a digiuno. La cosa non mi preoccupa. Le nostre punte stanno facendo un gran lavoro al fine di favorire l’inserimento di altri compagni. In questo momento stiamo andando rete con centrocampisti e difensori. Segno che tutta la squadra lavora e ci crede. A me basta questo. Poi verranno anche i gol dei nostri attaccanti, ne sono certo“.

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Giornalista pubblicista con una particolare attenzione alle vicende dell’Hellas Verona, squadra che segue da bambino, dopo aver collaborato con la redazione sportiva del giornale L’Arena di Verona , è passato al Corriere di Verona. A Marzo 2015 ha pubblicato il suo primo libro, THOENI vs STENMARK. L’ULTIMA PORTA (Edizioni Mare Verticale), dedicato al leggendario slalom parallelo della Valgardena che assegnò la coppa del mondo di sci del 1975. Alla fine dello stesso anno è tornato in libreria con IL CAMERIERE DI WEMBLEY (Edizioni In Contropiede) il romanzo della prima indimenticabile vittoria della nazionale italiana nel tempio del calcio inglese nel 1973.

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