Chievo, difesa all’attacco

Il match del Bentegodi tra Chievo e Lazio ha offerto molti spunti di riflessione. Al di là del risultato, che poteva essere diverso, da una parte o dall’altra, si è vista una partita che ha dimostrato che la squadra di Maran negli scontri diretti sta riducendo il gap con molte squadre. Paradossalmente in una domenica non certo positiva, dove il Chievo non ha espresso tutto il suo potenziale, si esce col rammarico di aver lasciato due punti per strada, contro una squadra maggiormente attrezzata.

La Lazio ha interpretato una partita molto ordinata in fase difensiva (palle inattive escluse), giocando nel primo tempo attendendo gli avversari e provando delle incursioni veloci in ripartenza in particolare con Immobile, molto attivo ma molto impreciso in tutti i 90 minuti.

Dopo un inizio più intenso degli ospiti, il Chievo ha provato a fare la partita evidenziando però tutto i limiti in fase di costruzione. Zero conclusioni verso la porta per Meggiorini, Pellissier, e per il subentrante Inglese. È presto per dire che l’attacco non ha ancora segnato in questo campionato, ma è lecito sperare in un cambio di rotta già da domenica prossima a Udine.

Chievo aggrappato al piede sinistro di Birsa, che pur giocando una partita non certo esaltante, è stato precisissimo nei cross da palla ferma, uno degli aspetti che per una medio-piccola fanno davvero la differenza. E qui nasce un rimpianto rispetto alla gara di ieri, perchè le occasioni per buttarla dentro sono state numerose, soprattutto per Cacciatore, sempre abile a farsi trovare pronto ma non troppo fortunato.

Dopo il gol di Gamberini, al suo primo centro in gialloblu, la Lazio ha cambiato atteggiamento, anche grazie all’ingresso di Keita, che ha creato molti più problemi di uno spaesato Kishna. Il pareggio di De Vrij è difficile da raccontare anche dopo averlo rivisto in televisione.

Sull’1-1, anche complice il grande caldo, le posizioni e le distanze in campo sono man mano venute meno. Il Chievo ha perso nel finale un pò di compattezza a centrocampo, cosa che non succede spesso. Sembrava poter arrivare il 2-1 o l’1-2 da un momento all’altro, motivo per cui il pareggio è un risultato complessivamente giusto e direi che ci si può accontentare del punto che ne deriva.

Buona prova della difesa, che ha concesso poco ed è stato il reparto più pericoloso in fase d’attacco. Male l’attacco, con Pellissier e Meggiorini che si sono trovati poco, e Inglese che ha bisogno di un episodio positivo per stappare la propria stagione. A centrocampo solita partita generosa di tutti, ma con un pizzico di imprecisione in più rispetto al solito. De Guzman da questo punto di vista potrebbe essere un’alternativa importante, quando si prospetta una partita maggiormente di costruzione.

Prossima tappa Udine, dove si troverà una squadra in salute reduce da un colpo a San Siro che, nonostante i tempi che corrono, rimane sempre un successo di lusso.

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