E’ il confronto tra una macchina da gol, soprattutto tra le mura amiche, e una delle difese più affidabili del campionato. Dopo cinque giornate sono appaiate in classifica, rispettivamente seconda e terza. Se pare normale per la squadra del “ciuccio” partenopeo, lo è meno per i “mussi” della diga. Eppure i clivensi sono gli ultimi ad aver fatto bottino pieno al San Paolo, nella seconda giornata della stagione 2014/15, che poi è rimasto imbattuto fino all’ultima di quela stagione e per tutto il campionato scorso. Tra i due mister i confronti sono quasi pari, 3 vinte per Sarri, 2 per Maran, il pareggio mai pervenuto, ma attenzione perchè Sarri non ha mai perso con il Chievo e Maran non ha mai vinto con il Napoli. Ma c’è sempre una prima volta.
L’arbitro della partita è il brindisino Marco Di Bello alla sua 45° in serie A. In serie A, nelle partite da lui arbitrate, il segno 1 è comparso il 54% delle volte, dieci punti percentuali in più rispetto allo stesso segno (43%) prendendo in esame tutti i suoi arbitraggi in carriera. In stagione ha arbitrato 2 volte e il segno 1 si è visto purtroppo nel 100% dei casi, il doppio della media di tutti gli arbitri di serie A, ma a onor del vero ha diretto Roma e Juventus in casa rispettivamente contro Udinese e Sassuolo. E ora il Napoli, che con lui ha sempre vinto. Tre prime della classe su tre designazioni. Ha arbitrato anche il Chievo 4 volte (2 vinte e 2 perse). Se dovessimo giudicare da questi numeri, il risultato finale sembra parrebbe segnato.
Un vecchio leone ed un giovane rampante a rappresentare la sfida tra le due squadre che hanno siglato entrambe il 75% delle reti nel secondo tempo. Il Chievo subisce soprattutto nel primo tempo, (tutte nel secondo quarto), e una sola rete al passivo nella seconda frazione di gioco, il Napoli invece, come per le reti fatte viaggia intorno al 70% di reti subite nel secondo tempo e tutte nei primi quindici minuti dopo il rientro dall’intervallo.
